venerdì 15 febbraio 2019

Articolo sul laboratorio Paradossi per festival della scienza

Come si può star zitti e urlare nello stesso momento? E’ proprio su questo paradosso
che si è basato il laboratorio espressivo-emotivo presentato dallo psicologo e
psicoterapeuta Fabio Cieri. Nell’Aula Blu del Polo Liceale “R. Mattioli” di Vasto,
gli alunni coinvolti si sono seduti a forma di cerchio e lo psicologo ha instillato
una vera e propria riflessione sui disagi che ci troviamo a vivere quotidianamente.
Subito dopo è iniziato il laboratorio: guidati dallo psicologo, i ragazzi si sono alzati
dal loro posto e mediante gesti, parole e situazioni simulate hanno sperimentato
un modo unico e originale di approcciarsi ai loro compagni. Cosa ne è uscito fuori?
Tanto imbarazzo e timore. Indagando su questi stati d’animo, si è capito che la
radice di queste emozioni risiede nel pregiudizio. L’imbarazzo, invece, è dato
dalla paura dell’esclusione dal senso di appartenenza.
La paura da sempre è considerata da molti negativa però riflettendoci è qualcosa di funzionale alla sopravvivenza. E’ proprio la sua attivazione che ci dà la giusta
adrenalina per scappare. Allo stesso tempo, però, più conosciamo ciò che ci provoca
paura, più avvertiamo una sorta di malessere interiore.
La soluzione a tutto ciò? La capacità di adattarsi alle difficoltà. Ci sono contesti in
cui non ci si può permettere di urlare ciò che abbiamo dentro. Si cerca quindi una
modalità per esprimere il proprio disagio. Agire d’impulso vuol dire fare i conti con
la propria coscienza, ma far finta del problema provoca solamente dolore interiore.
E’ proprio nel mezzo che abbiamo l’espressione, una condizione che mette in scena
il proprio gridare senza gridare. L’obiettivo di ognuno deve essere quindi trovare
forme che siano adatte ad una comunicazione creativa.
Il paradosso sta nel cavalcare l’onda dell’espressione che non è facile, ma possibile.
E’ in questo modo che ognuno di noi trova la forza di affrontare le sfide di ogni
giorno.
                                                                      Lorenzo De Cinque

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